martedì 31 maggio 2011

Si è formato il Comitato di Sora: 4 SI’ Al Referendum del 12 e 13 giugno


Questo pomeriggio si è riunito presso la biblioteca comunale di Sora il gruppo che ha costituito il Comitato di Sora “4 Sì al referendum”. Presenti Lucia Pallagrosi e Severo Lutrario del Coordinamento provinciale Acqua pubblica. Siamo a 12 giorni dal voto e abbiamo bisogno di attivisti per fare attacchinaggio, volantinaggio, speakeraggio, comizi e altro. Attorno a Sora, nei paesi della valle di Comino non ci sono poi gruppi impegnati fino ad ora sul referendum e questo è un grosso problema. Referendum su aria, acqua e legalità importanti per i cittadini. Ad Isola del Liri c’è già un comitato che sta lavorando da parecchio, tutti assieme eccetto un Partito che sta lavorando da solo. C’è poi la possibilità del laboratorio teatrale “Uvaspina” che può dare la disponibilità per rappresentazioni. Il 5 giugno, domenica, ci sarà una manifestazione in piazza nella città isolana. Il 9 giugno tornerà a Sora Umberto Guidoni. Tre buone notizie ma la cattiva è che la Curia vescovile non è disponibile a dare l’adesione. Sempre nella città delle Cascate sono già visibili i manifesti negli appositi spazi elettorali e l’associazione “Godere Operaio” ha a disposizione nella propria sede ulteriori manifesti da distribuire. “Il 2 giugno” – ci informa Pallagrosi – “un pulmino girerà per i paesini della Ciociaria, dalle 9, per informare sui quesiti. Si toccherà Supino, Patrica, Vallecorsa, Ripi e tanti altri. E a Rocca D’Arce domani 1° giugno ci sarà un comizio del parlamentare dell’Idv, Brutti”.


Il 10 giugno chiuderemo la campagna referendaria in piazza a Sora.

I quesiti referendari sull’acqua sono originali anche in prospettiva dei risultati di ieri lunedì. Per Severo Lutrario sono importanti i due quesiti sull’acqua perché hanno una storia originale. Derivano dal Forum per i Movimenti dell’Acqua del 2004 in cui migliaia di comitati si sono riuniti per far gestire l’acqua dalla politica, quella vera cioè dai cittadini. Da allora si è arrivati ai referendum e alle firme di oggi. “Nel frattempo le privatizzazioni sono andate avanti - ha ricordato Lutrario – siamo arrivati al decreto Ronchi che a fine anno farà entrare i privati nei servizi idrici italiani. In tre mesi si sono raccolte le firme per affrontare i referendum che devono rovesciare la situazione”. Tre quesiti che hanno fatto raccogliere oltre un milione di firme mai successo e senza tv e partiti. “Sono stati i cittadini che si sono impegnati e hanno imposto da soli tempi e modi della politica. E’ importante ora per i cittadini non farsi scappare questa occasione che rappresenta un esercizio alto di democrazia. Il quorum è la preoccupazione di tutti noi”, continua Lutrario parlando di due sondaggi che ci sono, ma non certificati da parte del Coordinamento per mancanza di soldi, e sono confortanti. Il 75% degli intervistati sono a conoscenza dei referendum e il quorum è raggiungibile.


Abbiamo la necessità di far sapere a tutti che ci sono i referendum e che dobbiamo votare tutti Sì.

Per Severo Lutrario nella nostra provincia abbiamo però uno sponsor eccezionale che è l’Acea-Ato 5. ”Noi siamo la ricetta” dice – “l’Acea è la più grande multiutilites d’Italia con soci quali Suez e Veolia che sta in provincia di Latina. Non siamo stati sfortunati è che è la privatizzazione dell’acqua che ha portato a questo stato delle cose”. Se non ci toccava l’Acea sarebbe arrivato qualcos’altro. E se ora va via L’Acea arriverà un’altra società. Afferma poi chiaramente che ci dobbiamo liberare della Società vincendo i referendum. Sul nucleare, che è diventato centrale dopo il disastro in Giappone, il materiale è poco, non ci sono manifesti. Gira solo il manifestino di color giallo: “Vota Sì per fermare il nucleare” www.fermiamoilnucleare.it che vogliamo riprodurre in fotocopie. Per Rodolfo Damiani, segretario dei Pensionati della Cisl, che è intervenuto nel dibattito: “stiamo lottando contro le lobby presenti pure nei partiti che mettono in difficoltà anziani che hanno 400 Euro al mese che non riescono a pagare le bollette”. Va detto basta a questo, lo sfogo di Damiani. La stampa non ci supporta l’idea è quella di fare una conferenza stampa che sembra essere fissata per venerdì prossimo alle 16. Vedremo chi ci sarà.

Il passaggio di consegne tra Casinelli e Tersigni. Il nuovo Consiglio comunale di Sora


Per quanto riguarda gli assessori, Ernesto Tersigni ha detto che il patto era che chi prendeva più voti diventava assessore. I nomi per adesso sono: Giorgio Rea, Agostino Di Pucchio, Antonio Farina, Andrea Petricca, i più votati. Ne manca uno per completare la giunta ma nulla è ancora deciso. Si è parlato di idee per la nuova giunta e delle polemiche che si vogliono mettere da parte per il bene della città. Ma reggerà ai poteri forti? La città tornerà ad essere in mano alle lobby? Per cambiare la città bisogna rispondere a queste domande.


Proclamati i consiglieri comunali di Sora. Ernesto Tersigni resta assessore a Frosinone

Questo pomeriggio, 31 maggio, sono stati nominati ufficialmente i consiglieri del consiglio comunale di Sora. Alle 17, 15 è arrivata la conferma, ma prima il neo sindaco ha risposto alle domande dei giornalisti. Molte le assenze tra i nuovi banchi della sala consiliare, c'era Roberto De Donatis ma tornano nella Massima Assise Andrea Petricca, Salvatore Meglio, Agostino Di Pucchio per la maggioranza, per l’opposizione Enzo Di Stefano, Fausto Baratta, Massimo Ascione. Per il centro-sinistra l’unico rappresentante è Roberto De Donatis. Pure questa volta l’unica donna eletta è Maria Paola D’Orazio in attesa della costituzione della giunta.

Molte le novità: Giorgio Rea, Pierino Liberato Serafini, Vittorio Di Carlo, Serafino Pontone Gravaldi, Giacomo Iula per la maggioranza e Lino Caschera, Enzo Petricca per l’opposizione.

Ernesto Tersigni (nella foto) già da domani inizierà a lavorare da sindaco ma sarà pure a Frosinone per una riunione della Giunta della Provincia. Per adesso rimane assessore a Frosinone e “in seguito ci si penserà”, è la risposta data al giornalista in sala. Nulla è stato già deciso per adesso.

lunedì 30 maggio 2011

Risultati del ballottaggio a Sora: Vince Ernesto Tersigni. A Terracina vince Nicola Procaccini. A Cassino vince Petrarcone e ad Alatri Morini


La vittoria è del Centro-sinistra, importanti quelle di Milano, di Napoli, di Cagliari, di Trieste, e Novara.

“Un elenco impressionante”, le città dove ha vinto il centro-sinistra per Bersani. A Napoli una percentuale quasi bulgara oltre il 65% per De Magistris. Una vittoria storica e un voto di rottura, (come quello di Cassino), in una città difficile da governare. “Napoli è stata liberata” lo dice De Magistris appena eletto.

A Milano aspettavano da 10 anni. Molti cittadini hanno voglia così di rimettersi a rifare qualcosa, vogliono vivere meglio e daranno una mano a Pisapia. Le prime battute a caldo dopo il voto positivo per il centro-sinistra. Vogliono una rinascita di Milano, dicono i cittadini in piazza durante i festeggiamenti. A “Milano 10 punti di distacco, importanti ed inaspettati che daranno un rinnovato impegno” per Pisapia. “Sarà una città accogliente” per il neo sindaco.

A Sora nel 2006 andò bene lo stesso, quasi la stessa percentuale di De Magistris. Cesidio Casinelli al 61,49% con 9935 voti e Francesco Ganino al 38,51% con 6222 voti. “Il Centrodestra vince in quattro Comuni e uno di questi è Sora” E’ la battuta che già circolava per il centro questa sera appena conosciuti i risultati. Una sonora sconfitta per il Centrodestra in Italia. Tersigni a Sora non vince con proporzioni alte, Casinelli fece meglio.

In Ciociaria vince il Centro-sinistra resistono solo Sora e Terracina.

Ad Alatri Giuseppe Morini vince battendo Costantino Magliocca. Diventa sindaco il candidato del centrosinistra con 8963 preferenze pari al 53.32%. Magliocca (centrodestra) prende voti 7845, pari al 46.67%. Qui le schede Nulle sono state 444 e le Bianche 120.

A Cassino è Giuseppe Golini Petrarcone (Sinistra) il nuovo sindaco della Città Martire con 12483 voti, pari al 58,35%, il candidato del centrodestra Carmelo Palombo si ferma a 8907 voti il 41,64%. A Cassino le schede Nulle sono state 298 e le Bianche 146.

A Sora e a Terracina lo scontro Polverini-Alemanno e Pdl viene vinto dal Pdl.

A Terracina Nicola Procaccini, candidato del Pdl, è il nuovo sindaco della città del litorale pontino con voti 11760 con il 52.85%. Il candidato della lista civica, Città Nuove, della presidente della Regione Lazio, Gianfranco Sciscione arriva a 10488 voti pari al 47,14%.

Alle 19 Ernesto Tersigni arriva in centro a Sora ha fatto il giro per il Corso salutando e abbracciando commercianti e cittadini, ha poi incontrato Cesidio Casinelli che lo aspettava in piazza Santa Restituta assieme a Maria Gabriella Paolacci e Roberto De Donatis e alle otto il brindisi in piazza. Ha stappato due bottiglie. Alfredo Pallone presente è stato intervistato dalle televisione locale, l'unico che parla dai microfoni. Ci sarà un chiarimento con la Polverini, dichiara. Poi il neo sindaco con i supporter è andato via, si è diretto verso il palaeventi, sede elettorale, la festa ci sarà lì. Qualcuno ha notato la mancanza di festeggiamenti in piazza. Nel 2006 le bandiere rosse e verdi invasero il Corso Volsci. “Sono uscita con mia figlia per andare in piazza Santa Restituta pensando di assistere ai festeggiamenti di quello che è ora il Sindaco di tutti i sorani, così come stanno facendo in tutte le piazze italiane, invece non c'era nessuno”.



Alle ore 20 i risultati finali e ufficiali a Sora sono stati:

Totali voti: 16299. Per Tersigni Ernesto (Pdl) sono arrivati 8315 voti pari al 54,56% e Di Stefano Enzo (Città Nuove e Udc) arriva a 6926 voti pari al 45,44%. Le schede Nulle sono state 862 e le schede Bianche 196.

I risultati Sezione per Sezione:

Totali voti espressi 16299 – Ernesto Tersigni voti 8315 (54,56%) ed Enzo Di Stefano 6926 voti (45,44%).

1 - Tersigni voti 326 – Di Stefano voti 387
2 - Tersigni voti 257 – Di Stefano voti 182
3 - Tersigni voti 306 – Di Stefano voti 317
4 - Tersigni voti 328 – Di Stefano voti 367
5 - Tersigni voti 351 – Di Stefano voti 267
6 - Tersigni voti 313 – Di Stefano voti 293
7 - Tersigni voti 440 – Di Stefano voti 215
8 - Tersigni voti 360 – Di Stefano voti 270
9 - Tersigni voti 379 – Di Stefano voti 273
10 - Tersigni voti 435 – Di Stefano voti 388
11 - Tersigni voti 280 – Di Stefano voti 214
12 - Tersigni voti 291 – Di Stefano voti 317
13 - Tersigni voti 8 – Di Stefano voti 9
14 - Tersigni voti 275 – Di Stefano voti 182
15 - Tersigni voti 282 – Di Stefano voti 288
16 - Tersigni voti 368 – Di Stefano voti 270
17 - Tersigni voti 329 – Di Stefano voti 240
18 - Tersigni voti 430 – Di Stefano voti 321
19 - Tersigni voti 292 – Di Stefano voti 301
20 - Tersigni voti 465 – Di Stefano voti 320
21 - Tersigni voti 321 – Di Stefano voti 265
22 - Tersigni voti 314 – Di Stefano voti 342
23 - Tersigni voti 447 – Di Stefano voti 264
24 - Tersigni voti 342 - Di Stefano voti 277
25 - Tersigni voti 376 – Di Stefano voti 357


Alle 17,00 a Sora i votanti sono stati 16.298 pari al 64,58%.

Le schede scrutinate invece sono state n. 15.669 ed Ernesto Tersigni raccoglie in tutto 8.030 voti pari al 54,76%. Enzo Di Stefano raccoglie n. 6.634 voti, il 45,24%. Un calo di votanti e molte le schede bianche e nulle rispetto al primo turno. Troppe, Sorani che non vogliono nessuno dei due sindaci. Tersigni è in testa e alle 16,15 già il candidato del Pdl è andato presso la sede in attesa dei risultati finali. Si sta preparando così per la probabile vittoria.

Ernesto Tersigni al 51% e Enzo Di Stefano al 48%, sono i primi dati non ufficiali ma ufficiosi a Sora.

I dati continuano ad arrivare a questo momento, alle 16 e 20 man mano ma hanno chiuso alcuni seggi nel centro urbano. Le urne aperte già verso le 15 e 10.

Alla sezione n. 6 la prima scheda è per Tersigni alle 15,11. Alla sezione n. 1 Tersigni ha 42 voti e Di Stefano 34 voti. Alla n. 6 Tersigni ha 41 voti e Di Stefano 26 voti alle ore 15 e 20. Alla sezione n. 3 Tersigni 10 e Di Stefano 7 alle 15,25. Alla sezione n. 12 Tersigni 94 e Di Stefano 117 alle ore 15,30. Alla n. 14 Tersigni 130 e Di Stefano 90 voti alle 15,35. Alla n. 6 Tersigni 90 e Di Stefano 83 alle 15,35.

Alla sezione n. 19 tutte le schede scrutinate con Tersigni che ha 292 voti e Di Stefano 301. Bianche 48 e le Nulle 11.

Alla n. 25 Tersigni 376 e Di Stefano 357. Qui le Nulle 23 e le Bianche 8.

Alla n. 23 Tersigni 447 e Di Stefano 264 voti. Le schede Nulle 53 e le Bianche 9.

Alla n. 22 Tersigni voti 210 e Di Stefano 221. Qui il seggio è ancora aperto si stanno aprendo ancore le schede alle 16.

Alla n. 15 Tersigni voti 282 e Di Stefano 288, alle ore 16,10 con le schede ancora da aprire tutte.

Alla n. 24 Tersigni voti 342 e Di Stefano 274 dati ancora parziali.

Alla n. 18 Tersigni voti 214 e Di Stefano vorti 230 alle 15,45.

Alla n. 14 Tersigni voti 240 e Di Stefano voti 160.

Alla n. 16 Tersigni ha voti 204 e Di Stefano 137 voti alle 15,50.

Alla n. 17 Tersigni ha 180 voti e Di Stefano 150 alle 15 e 50.

Alla n. 12 Tersigni ha preso 214 voti e Di Stefano arriva per adesso a 230 voti, alle 15,45.

sabato 28 maggio 2011

Il nuovo sindaco di Sora che governerà per i prossimi cinque anni, fino al 2016. Risultati del voto di ballottaggio a Sora


Domenica 29 l'affluenza ai 25 seggi a Sora è calata rispetto al primo turno.

Ha votato alle ore 12, secondo i dati diramati dal Comune di Sora, l'11,87%, al primo turno ci fu una percentuale del 14,19%. Quasi un 3% in meno. Alle ore 19 l'affluenza ai seggi è stata del 33,39% rispetto al 42% del primo turno del 15 maggio. Dati che sono significativi, il calo dell’affluenza, si arriva quasi al 10%. Una flessione a Sora superiore a quella di Terracina che è scesa di quasi due punti (il 37% degli aventi diritto rispetto al 38,87% del primo turno), alle ore 19.

Al primo turno, a Sora, Tersigni Ernesto vinse con voti 8.155, il 44,49% e Di Stefano Enzo ha preso 5.763 voti, il 31,44%. A Terracina i due candidati sindaci che sono arrivati al ballottaggio: Nicola Procaccini (Pdl) con voti 12.286 pari al il 44,78% e Gianfranco Sciscione (Città Nuove) con voti 5.957 pari al 21,71%.

Alle 22 l’affluenza a Sora è stata pari al 45,59%, il 15 maggio il 52,86%. A Terracina il 41,97%, al primo turno il 54,11%. A Sora è una sorpresa, qualcosa vorrà dire, ma il calo si va a ridurre. Si arriverà al 50% e lo si supererà ma la città si è spaccata in due sul voto. Sembra così dopo la prima giornata di votazione. Chi ne beneficerà? La bella giornata però non ha favorito il voto. Percentuali che variano da città a città in tutta Italia.


Domenica 29 e lunedì 30 maggio si voterà per scegliere il sindaco della città di Sora.

Domenica i seggi sono aperti dalle 8 alle 22 e lunedì seggi sono aperti dalle 7 e fino alle 15, poi subito dopo si apriranno le urne nelle 25 sezioni. Accordi formali trai due candidati e gli altri non ci sono stati, i cittadini sceglieranno e voteranno liberamente chi è il migliore o “il meno peggio”, come ha detto Nazzareno Cioffi (indipendente candidato nella lista di Patto democratico per Sora che ha sostenuto De Donatis) durante la conferenza stampa di Roberto De Donatis, arrivato terzo, dopo il voto di quindici giorni fa. Un derby tutto nel centrodestra tra Di Stefano e Tersigni ma pure uno scontro tra politici di Sora e Cassino. Al primo turno hanno votato 18.879 cittadini. Le schede nulle sono state 442 e le bianche 109.

venerdì 27 maggio 2011

Ballottaggio Tersigni - Di Stefano. Polverini a Sora: senza i due consiglieri regionali che sono usciti da Città Nuove siamo ancora più forti

I toni della polemica politica ma pure personale non si sono abbassati nemmeno questa sera durante i comizi conclusivi a pochi metri di distanza tra i due candidati. Non c’è stato un confronto diretto tra i due eccetto l’incontro con gli industriali a S. Domenico di Isola del Liri. Tutte e due i contendenti hanno però rassicurato dal palco che governeranno Sora per cinque anni, hanno chiuso i loro discorsi facendo sapere che “sarò il sindaco di tutti”. Ascolteranno tutti i cittadini, tutti e due, l’unico punto in comune. O uno dei pochissimi punti coincidenti che si sono ascoltati questa sera.


Renata Polverini arriva a Sora direttamente da Terracina dove il candidato sindaco che ha sostenuto e la sua lista hanno speso pochi soldi per la campagna elettorale. Qui ha parlato su un palco, realizzato con poche risorse impiegate, formato da tubolari. A Sora inizia a parlare verso le 22 e 30 precede l’intervento di Enzo Di Stefano. Prima avevano parlato alcuni candidati a consiglieri comunali rappresentanti di partiti e liste civiche: Gabriele Savona, Rosalia Bono, Massimiliano Bruni, Alberto La Rocca.

Parla dal palco, la governatrice del Lazio, per più di una mezzoretta. Un intervento molto acceso ma non perde le staffe come gli era successo a Genzano perché questa sera non ci sono fischi, né contestazioni. Una giornata iniziata bene, per il presidente, con i bambini portati persino a mangiare nella mensa. La Regione Lazio ha aderito oggi per la prima volta dopo 17 anni a “Bimbi in ufficio”. Poi aveva revocato il licenziamento di oltre 3000 lavoratori nella sanità che avevano ricevuto le lettere da qualche settimana ma le agenzie di stampa hanno battuto, lo sfogo della presidente, solo la notizia del passaggio dei due consiglieri della lista “Città Nuove” che sono finiti nel Pdl. Un atto ostile verso di lei, aveva subito chiarito. Nomina pure “Striscia la Notizia” che la fa vedere mentre mangia un panino in consiglio regionale. Non li nomina mai i due consiglieri, qui nella città ciociara, continua dicendo che: “Sono gli stessi che mi volevano far ritirare dalle elezioni regionali perché non erano riusciti a presentare la lista” – dice - invece ora è qui ma “senza di loro siamo ancora più forti”.

Aveva parlato di fine della coalizione a caldo ma ora afferma qui a Sora che non ci saranno ripercussioni, fa capire Renata Polverini (nella foto) che non ci sarà crisi, non ne parla apertamente, l’importante per adesso per la Polverini è la vittoria di Enzo Di Stefano a Sora.

Il candidato sindaco Enzo Di Stefano che fa solo un piccolo accenno, durante il suo intervento, al fatto avvenuto a Roma dice che “i due erano andati già via da parecchio”.

Ernesto Tersigni parla a pochi metri di distanza in piazza S. Restituta per una mezzoretta, fa il suo ultimo appello al voto dalle 23 e 30 prima c’è stato lo spettacolo con musica e cabaret con Pino Campagna. Pure questa volta sul palco a presentare Valeria Altobelli che chiude la campagna elettorale a mezzanotte in punto nel rispetto della legge. Sul palco tutta la squadra con i candidati, Agostino Di Pucchio, Giacomo Iula, Maria Paola D’Orazio e altri e in più Mario Abbruzzese e l'On Gasparri. Tersigni ha rivolto l’invito ai cittadini di fare uno sforzo di andare al voto domenica e lunedì per voltare pagina.

La foto è dal sito: www.teverenotizie.it

Venerdì 27 maggio comizi di chiusura del ballottaggio pure a Sora con gli ultimi appelli dei due candidati: Enzo Di Stefano ed Ernesto Tersigni

Il 27 maggio a Sora è la festa della Santa Patrona, Santa Restituta, quest’anno dal 23 al 28 ma i festeggiamenti civili, il concerto di musica è stato spostato a sabato 28 perché ci sono i comizi elettorali del turno di ballottaggio. Dalle 21 Ernesto Tersigni chiuderà a piazza S. Restituta e Enzo Di Stefano come sempre a piazza Indipendenza ma la notizia, di questo pomeriggio, arriva da Roma perché due consiglieri regionali della Lista della Polverini, Andrea Bernaudo e Giuseppe Melpignano passano al Pdl a poche ore dal voto a Sora e Terracina. Renata Polverini, che questa sera dovrebbe essere presente a Sora per chiudere la campagna elettorale di Enzo Di Stefano, dichiara che la coalizione è finita perché per la governatrice c’è stato: "Un atto di ostilità nei miei confronti e un gesto che mette fine alla coalizione”.


Ma il comizio di qualche giorno addietro sotto la struttura di viale San Domenico, sede elettorale di Ernesto Tersigni, con i rappresentanti regionali Abbruzzese, Roma, il parlamentare europeo Pallone ed alcuni parlamentari aveva già dato qualche segnale. Non si era visto il ministro Brunetta e il presidente del Governo, Silvio Berlusconi aveva telefonato in diretta dopo il voto in Parlamento sul decreto Omnibus. Il Sottosegretario ai Beni e alle Attività Culturali, Francesco Giro nel suo intervento era stato chiaro ma molto polemico nei confronti della presidente della Regione Lazio. Aveva messo altra carne a cuocere per nuove polemiche: “Votare per Di Stefano è come votare per il Pd defunto. Votare invece per Tersigni è votare per la regione Lazio e per la stessa Polverini che ha vinto l’anno scorso con i voti delle due province di Frosinone e Latina”. Aveva continuato nel suo discorso, il Sottosegretario, dicendo che: “Sora è la nostra Milano, la nostra Napoli e la nostra Cassino”. Aveva, nel suo discorso, fatto capire che se vince Di Stefano, lunedì prossimo, ci potrebbero essere delle ripercussioni nel governo della regione. “Il voto utile” - per Giro – “è il voto ad Ernesto Tersigni, un voto utile pure alla Polverini”, l’altra frase del sottosegretario che ha colpito gli osservatori presenti. Ora arriva il passaggio dei due consiglieri nel giorno della chiusura del ballottaggio a Sora.


Enzo Di Stefano intanto replica a Tersigni con il comunicato stampa che dovrebbe essere l’ultimo per questa sera: “Toc toc… è arrivato il momento della verità! Il candidato Tersigni avrà la porta del suo ufficio sempre aperta come ha fatto rimanere vuota la sedia del confronto con me e con i cittadini? Se questa è la rassicurazione che rivolge ai Sorani, allora, qui, di certo, c’è solo che non è la persona giusta per amministrare la città di Sora. Nell’ultimo comunicato stampa emanato dal candidato Sindaco del Pdl, esattamente come in quelli precedenti, né io, né, tanto meno, gli elettori, abbiamo avuto il piacere di capire perché si dovrebbe votare per lui! Nel suo scritto, ho trovato solo la sequela dei nomi dei personaggi che sono venuti in passerella a Sora e che sicuramente non torneranno, un blaterare demagogico e inutile in cui non è possibile scorgere, nemmeno lontanamente, l’ombra di una proposta amministrativa seria e credibile”.

Mercoledì 25 maggio riunione della Macroarea del Sorano che fa parte del Coordinamento provinciale dell’Acqua Pubblica in vista del referendum


Dopo il turno di ballottaggio, tra Enzo Di Stefano ed Ernesto Tersigni, resteranno una decina di giorni utili per invitare i cittadini al voto di domenica 12 e lunedì 13 giugno. Il referendum sul nucleare si vuole evitare. Per un anno non se ne parlerà più dopo l’approvazione del decreto Omnibus ma la Corte di Cassazione darà il suo verdetto in merito la settimana prossima, sembra il 1° giugno. Il Coordinamento dell’Acqua Pubblica con la Macroarea del Sorano vuole fare il massimo sforzo pure sul quesito referendario che riguarda il nucleare perché vuole creare un comitato promotore per il Sì allargato a tutti i partiti e le associazioni del territorio di Sora. Un movimento trasversale pure a Sora perché in alcuni paesi della provincia di Frosinone c’è anche Fli che aderisce. Sul nucleare c’è poco materiale informativo, non hanno gli aderenti sorani al coordinamento molti manifesti, si aspetterà però il dopo ballottaggio per iniziare ad affiggere i manifesti perché prima sarebbe un lavoro inutile e sprecato.

L’idea da mettere in pratica è quella di organizzare dei tour nei vari quartieri sorani, con banchetti, comizi e conferenze “perché non ci siamo mai stati”, afferma la responsabile del gruppo. Attuare un volantinaggio a tappeto con il porta a porta. Il 9 giugno, tornerà a Sora Umberto Guidoni (Sinistra ecologia libertà) a sostegno del gruppo e dei referendum: Ci sarà un incontro con esponenti del comitato aperto al pubblico in piazza Mayer Ross, all’auditorium.

A Isola del Liri invece si sta organizzando un incontro pubblico con varie attività in piazza per il 5 di giugno. “L’informazione televisiva non ci sta dando una mano, come tutti i media, perché sono previsti dibattiti in orari improbabili e presentazione dei quesiti alle 17 e alle 15. Nulla invece di sera in prima serata. C’è una sorta di oscuramento, i referendum stabiliscono la democrazia”, e Lucia Pallagrosi della Macroarea del Sorano afferma ancora che: “Eccezion fatta per alcuni passaggi radiofonici (7 in tutto) alle 14,33, il resto della campagna informativa è relegata ad una fascia di basso ascolto. Scelta che la dice lunga sulla rilevanza concessa dalla Rai, la tv del servizio pubblico, alla copertura mediatica dell’imminente appuntamento referendario. Va molto peggio in tv, dove i confronti sono stati collocati esclusivamente su Rai 3 alle 9 del mattino. Domenica scorsa in piazza a Sora un signore un po’ anziano a cui, nell'intento di dargli un volantino per l'acqua pubblica, chiedevo "lo sa che il 12 e 13 giugno ci sono i quesiti referendari ?" mi ha risposto "si, io il 2 giugno 1946 ho votato per la Repubblica", ha preso il volantino e si è allontanato. Credo volesse dire che questo referendum rappresenta l'affossamento della “monarchia” berlusconiana e noi resisteremo anche così”.

La Chiesa ha già da qualche tempo entrata in supporto dei referendum, è stato prodotto un video ed un libro su uno spettacolo teatrale che tratta dei 4 referendum. Ci sarà poi sempre il 9 giugno un digiuno a piazza San Pietro. Lucia Pallagrosi ha contattato la Curia vescovile che ha la sede a Sora perché c’è una buona fetta del mondo religioso che vuole aderire. Si vuole arrivare ad un comitato allargato anche ai partiti ma a Sora c’è la questione tutta interna ai partiti del Centro-sinistra perché Italia dei valori, Partito democratico e Sinistra ecologia e libertà che hanno sostenuto Antonio Lombardi (Pd) si stanno muovendo da qualche giorno per conto loro. Dopo il voto elettorale del 15 e 16 maggio stanno intervenendo sui referendum. Parlano nel loro comunicato, Marco Urbini e Antonio Pellegrini, che il Centro-sinistra sarà domenica 29 maggio in piazza “ma col gazebo ci saremo pure noi che abbiamo sostenuto Roberto De Donatis (l’altro candidato del Pd) e che da mesi stiamo già lavorando sui referendum” - ricorda Domenico La Posta, ambientalista dell’associazione Verde Liri.


Poi ci sono i Verdi, mercoledì pomeriggio mentre era in corso la riunione, un gazebo del partito era in piazza con Gabriele Savona, responsabile anche di Legambiente Valle del Liri, impegnato in questo periodo pure col ballottaggio essendo stato candidato con una lista di Enzo Di Stefano. I Verdi con Savona a Sora si sono schierati col centrodestra. Scrive Gabriele Savona nel suo comunicato per far votare Di Stefano: “Tra la tracotante eloquenza della PDL preferiamo il pragmatismo delle relazioni dell’ex Consigliere Di Stefano. Molti si domandano come fa un movimento ambientalista ad appoggiare un candidato del centro destra, la risposta è semplice, e si sintetizza in un’altra domanda: Cosa ha fatto il centro sinistra per l’ambiente in questa città?” Un centro-sinistra separato in tre gruppi e con tre candidati a sindaco che ha sostenuto. Gabriele Di Vito, che è stato presidente del Pd ma poi si è dimesso prima della campagna elettorale per i noti sviluppi, aderente a “Patto democratico per Sora” dice che ci vuole chiarezza sul centro-sinistra e sul Pd che vede bene commissariato, un aspetto da affrontare prima o dopo. Lucia Pallagrosi proverà ad invitare tutti i partiti e le associazioni perché il tempo che resta prima del voto referendario è veramente poco.

E sul gas, sul problema delle bollette ci sarà un interessamento del Coordinamento provinciale, l’ing. Antonellis ha scritto: "Non appena abbiamo compreso che anche il Gas, la cui distribuzione è un servizio pubblico locale, può essere gestito dal pubblico!"

(Nella foto in alto Mario Corsi, Loreto Tersigni, Lucia Pallagrosi e Domenico La Posta domenica scorsa in piazza. www.referendumacqua.it – www.ilverdastro.it – www.dedonatissindaco.it – www.pdsora.it)

giovedì 26 maggio 2011

Conferenza stampa del 21 maggio di Roberto De Donatis per ribadire la nostra posizione sul ballottaggio del 29 e 30 maggio 2011


Sono arrivati insieme in macchina e sono andati via in macchina. Roberto De Donatis e Bruno La Pietra, la nuova coppia, il ticket che si è formato dopo il primo turno di queste elezioni e che guarda alle prossime del 2016. La nostra proposta politica la più valida per Sora che abbiamo espresso durante le elezioni amministrative.

La conferenza stampa di sabato 21 per ribadire il concetto già espresso durante l’assemblea di tutti i candidati che hanno sostenuto il candidato sindaco Roberto De Donatis. Abbiamo iniziato a ragionare pure sul dopo voto. Abbiamo voglia, dopo il risultato positivo ottenuto, di iniziare a lavorare e bene per la nostra città. La nostra attività sarà d’opposizione non strumentale ma costruttiva che guarderà agli interessi della città. Una attività d’opposizione ferma sulle scelte che non ci piacciono messe in atto dal prossimo sindaco. Quasi 3000 voti ottenuti con candidati appartenenti a nessun partito. Una scelta vincente la nostra, voluta, abbiamo rinunciato ai simboli di partito ed è stata una sfida che abbiamo vinto.


Non diamo nessun tipo di sostegno a nessuno dei due candidati, è stato chiaro fin dalle prime battute De Donatis che ha parlato del profilo etico che abbiamo avuto durante tutta la campagna elettorale. Avremo rispetto della scelta che faranno i sorani domenica e lunedì prossimo. “Ognuno di noi ha il dovere di valutare la scelta migliore, non ci sarà nessun compromesso né adesso né in seguito”. Chiaro il messaggio del nostro sindaco che ha ringraziato tutti gli elettori che ci hanno votato. Una bella affermazione di tutti noi che abbiamo lavorato con molto impegno. Le nostre tre liste con diverse sensibilità all’interno che hanno ottenuto un risultato che fa ben sperare.

Molti cittadini ci continuano ad avvicinare pure in questi giorni di ballottaggio, il nostro schieramento continua ad avere interesse. Forse ora si sta comprendendo di più il risultato che è uscito dalle urne. Bruno La Pietra contattato da molti elettori ha voluto ribadire la sua posizione di astensione che è poi la posizione di tutta la lista della Sinistra Unita e di Progetto Città. Per togliere imbarazzi e dubbi la nostra scelta morale è di non andare a votare. Per tutti noi andare al voto questa volta ci risulta veramente difficile. I risultati dei partiti del centro-sinistra sarebbero stati diversi se tutti uniti, ora però il nostro progetto politico va avanti perché la fase iniziale di diffidenza per la divisione è stata superata. “I voti non vanno sommati col defunto Pd” è stata la risposta netta di De Donatis alla domanda del giornalista che ha chiesto se ci sarebbe stato un risultato diverso con il centro-sinistra tutto assieme. Con i simboli il nostro voto sarebbe stato ancora migliore. E’ il pensiero che resta in tutti noi e per De Donatis saremmo andati al ballottaggio. Ora però la politica da fare è quella di arrivare ad attrarre i dirigenti provinciali e regionali verso il gruppo che è uscito dal Pd creando “Patto democratico per Sora”.


La città di Sora è diventato un caso nazionale. Il giornale de “La Repubblica” del 20 Maggio 2011 ha scritto: “Si litiga per Sora, ci si divide per Sora, si fanno e si disfano accordi per Sora. Meno di 30.000 abitanti, la città in provincia di Frosinone sembra diventata il fulcro attorno a cui gira la politica nel Lazio. Perché ai ballottaggi del 29 e 30 maggio andrà in scena un inedito derby a destra: Ernesto Tersigni, sostenuto da Pdl e dalla Destra, se la vedrà con Enzo Di Stefano, fortemente sponsorizzato dalla presidente della Regione Renata Polverini e sostenuto dalla sua neonata lista “Città nuove” e dall’Udc”. Altri articoli apparsi sui giornali per la proposta del Pd regionale di appoggiare la lista della Polverini ma, ha risposto De Donatis ad una domanda, “i dirigenti regionali dalla pre-campagna elettorale e fino ad oggi non ci hanno contattato”. Per De Donatis, il Pd deve recepire e capire le nostre proposte e la nostra politica per la città.

L’ipotesi di fare accordi non è stata nemmeno presa in considerazione dal gruppo. Sulla sanità più di qualche domanda dei giornalisti presenti: Gianpiero Pizzuti, Ciro Altobelli, Roberta Pugliesi, Giulia Abruzzese, Rodolfo Damiani, Marco Tari Capone, Pasquale Mazzenga e l’emittente televisiva Itr. Sanità che non riuscirà a risollevarla il solo sindaco di Sora, il rilancio del commercio va bene anche per noi ma il problema è come rilanciarlo. E’ il metodo che è differente il nostro rispetto ai loro. Faremo opposizione, il concetto viene ribadito e lasciamo ora liberi i cittadini di decidere e scegliere tra Ernesto Tersigni (Pdl) e Enzo Di Stefano (Lista Polverini). Fare accordi prima può diventare una trappola, se ne riparlerà dopo sulle scelte dell’amministrazione.

Una domanda anche sull’Udc che sembra pentito della scelta fatta perché chiede al nostro schieramento di appoggiare Enzo Di Stefano. Scrivono dall’Udc: “In occasione del prossimo ballottaggio per eleggere il Sindaco di Sora, intendiamo sottolineare che l’esercizio del voto deve continuare ad essere considerato come un diritto-dovere del cittadino, il quale ha il fondamentale compito di partecipare alla scelta sul futuro amministrativo della propria Città. In tal senso, non possiamo certamente far finta di ignorare il rischio di vedere Sora cadere in mani poco sicure, prive di una qualsiasi preparazione politica e di scaltrezza programmatica. L’Udc di Sora ha condiviso insieme al Partito Democratico l’ultimo tratto di cammino dell’uscente amministrazione comunale: proprio per questo, è più che mai legittimata a svolgere un importante ruolo di collegamento e interlocuzione, tra la coalizione che supporta Enzo Di Stefano e tutto il mondo del centrosinistra cittadino. Pertanto, l’appello che ci sentiamo di rivolgere a tutti gli elettori del Partito Democratico ed anche agli altri elettori del centrosinistra in generale, che hanno avuto nella figura di Roberto De Donatis un leader serio e competente, è di andare a votare al ballottaggio e di dare con fiducia appoggio al programma amministrativo messo a punto con Enzo Di Stefano e Alberto La Rocca. Insieme al neo consigliere comunale del centrosinistra, potremmo infatti garantire quella continuità progettuale che riteniamo indispensabile per restituire alla nostra Città quel ruolo e quella dignità che merita”.

Il partito di Casini che non ha voluto sostenere il centro-sinistra in questa campagna elettorale ha avuto aspetti programmatici prima in giunta con il centro-sinistra ma ora non valgono più e per Bruno La Pietra è una proposta emblematica la loro. Lasciare porte aperte non va bene più e oggi certe porte si sono chiuse per sempre, è stata la risposta all’ipotesi dell’Udc. Ci aspettiamo come gruppo del centro-sinistra qualcosa di serio per la città da parte dei due candidati, chi dimostra di essere il migliore con le forze che ha sarà premiato dai cittadini. La domanda del giornalista sui cinque anni di Roberto De Donatis in consiglio comunale. La risposta del neo consigliere è stata chiara, sarà in opposizione e rappresenterà una parte del centro-sinistra. Ma spera di tornare al voto prima.


Arriva poi la domanda a Nazzareno Cioffi che fa parte della società civile, non ha tessere di partito in tasca che si trova in disaccordo con Bruno La Pietra. Per Cioffi, già consigliere comunale che ha fatto una battaglia sulla sanità anche con Marrazzo in Regione, non andare al voto è una indicazione precisa di voto. Nazzareno Cioffi andrà al voto e sceglierà il meno peggio; lui ha ricordato la storiella del malpeggio. Voterà chi lo convincerà di più in questi giorni, una partita che si giudica sulle due persone arrivate al ballottaggio. Ha contestato Marrazzo e ora contesta la Polverini, lui voterà chi lo convincerà di più sulla sanità che torna di scena in una campagna elettorale. Le forze in campo questa volta sono conosciute perché da una parte c’è la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini (Di Stefano) e dall’altra c’è il presidente del Consiglio regionale, Mario Abbruzzese (Tersigni).

Gli ultimi giorni prima del ballottaggio si stanno riscaldando ulteriormente e potranno fare la differenza portando più cittadini al voto. Enzo Di Stefano deve recuperare oltre 2500 voti e in questi giorni è tornato sui manifesti con la sua faccia che non abbiamo visto al primo turno. Ernesto Tersigni sta attuando una strategia comunicativa molto aggressiva che lascia qualche dubbio, durante gli “incontri-scontri”, ai sostenitori avversari.

giovedì 12 maggio 2011

Domenico La Posta “La tua Voce in Comune”. Candidato nella lista: “Progetto Città – Sinistra Unita” con Roberto De Donatis Sindaco di Sora.

Le nuove bollette del gas tanno arrivando nelle abitazioni dei sorani.

Una bolletta che da gennaio è diventata più semplice, più facile da leggere ma non sembra tanto. Le voci da controllare sono ancora molte. Una bolletta con più informazioni chiare ma sono ancora molti i punti da chiarire. Le tariffe che variano mensilmente applicate dall’Autorità. La lettura stimata che ancora appare, in molti casi, non è chiara per niente. E se fai la rettifica al Punto informazioni della società non è possibile essere soddisfatti perché per importi piccoli va pagata lo stesso poi viene corretta alla bolletta successiva. Devi stare sempre attento al periodo utile per fare l’auto-lettura.
Novità solo di facciata? Una bolletta più trasparente? Si chiedono in molti a Sora che continuano a segnalare casi non solo al Punto dell’Italcogim. Dal 15 dicembre 2009 è attivo poi il cosiddetto “Bonus sociale del gas” che è un regime di compensazione della spesa sostenuta dai cittadini per la fornitura di gas naturale ma pure qui tanti ancora sono i punti segnalati da affrontare e risolvere.
L’Autorità per l’energia e per il gas ha dato le nuove disposizioni impresse sulle bollette ma per i prezzi non ci sono grosse novità, se il contatore non gira arriva lo stesso un importo da pagare. Perché pagare in questo caso si chiedono i cittadini e lo vanno a dire a chi è a disposizione al Punto Italcogim. Le risposte che però arrivano in molti casi non sono poi tante soddisfacenti. La tutela del consumatore da rafforzare senz’altro, l’unico metodo di dialogo col consumatore deve essere l’Autorità garante e lo Sportello del consumatore che devono ripartire da capo su tutta la questione assieme allo Sgate perché i cittadini vogliono spendere di meno e vogliono letture effettive. Aumentano anche i contatti dei cittadini con le associazioni dei consumatori perché i problemi sono sempre di più. Vogliono sapere in pratica e lo fanno sapere, e lo segnalano, “quanto consumo ho e quando devo pagare”. C’è l’obbligo di fare la lettura ma non sempre succede.
In questi giorni stanno arrivando le nuove bollette, l’Italcogim che è diventata tutta a marchio GDF – Suez, ha cambiato denominazione sociale, sta facendo una pubblicità in questi giorni. Lo slogan della società: “Sta arrivando una nuova energia” messaggio quanto mai appropriato ma i consumatori sperano pure in una nuova bolletta veramente trasparente. Altri problemi che potrebbero arrivare perché in teoria le multinazionali devono applicare un codice etico che “contiene l'insieme dei diritti, dei doveri e delle responsabilità dell'ente nei confronti di dipendenti, clienti, fornitori, Pubblica Amministrazione, mercato finanziario che mira quindi a raccomandare, promuovere o vietare determinati comportamenti” ma non sempre succede.

Domenico La Posta “La tua Voce in Comune”. Candidato nella lista: “Progetto Città – Sinistra Unita” con Roberto De Donatis Sindaco di Sora. Segnala un disservizio a: domlap@libero.it
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